BIO
Martina Bruni
Martina Bruni (Cosenza, 1989) vive e lavora come psicoterapeuta analitica a Milano.
Nel suo lavori colori densi e stratificati definiscono su supporti fragili una natura ombrosa e avvolgente, abitata da oggetti quotidiani, simboli e personaggi misteriosi.
Qualcosa di arcaico rivive nel gesto pittorico prezioso che accende le opere con una luce che sembra provenire da un tempo sconosciuto per illuminare il presente con ironica saggezza e drammatico fatalismo.
La letteratura alchemica, nei diversi testi in cui questa si è stratificata nel corso della storia sino a Jung, illumina il processo creativo dell’artista che rielabora il proprio vissuto insieme con quello di luoghi e oggetti incontrati nella realtà, nel ricordo o nell’esperienza onirica. Nutrita da un’intensa attività di studio, inteso quale esercizio intimo e compromettente, la pratica artistica di Martina ri-conosce in ogni opera il valore del simbolo come possibilità di costruzione di un senso. Suggerisce un impegno di scoperta del Sé come unico percorso per vedere e accogliere l’altro.
Recenti mostre personali: “Arianna” Crepaccio (2024); “Vulcanalia” Taglia, Stromboli (2023); “Chiavi in prestito” Casa Vuota, Roma (2022); “INFESTANTE” Spazio Martín, Milano (2021); “Rovina” Futuro Arcaico, Bari e Valona Albania (2021)
Recenti mostre collettive: “Sul Fianco” studio De Francesco, Milano (2024); “Love Letters” Spazio civico 16, Pescara (2023) “Affascinante” Museo Civico Varoli, Cotignola (2023); “SWEET EPIPHANIES” Conteporary Fire, Cerreto Guidi (2023); “Noccioline” Yellow Gallery presso lo studio di Luigi Presicce, Firenze (2019)